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Attaccante classe ’97 del Milan Primavera, Luca Vido è uno degli elementi più interessanti del panorama giovanile italiano. Dotato di grande tecnica, ha nei movimento con e senza palla al piede, uno dei suoi punti di forza. In questa stagione, alla corte di mister Brocchi, il ragazzo ha totalizzato 9 presenze (per un totale di 643′) e ben 8 gol segnati (con una media di una segnatura ogni 80 minuti).
In questa intervista, concessa in esclusiva ad Autogol al Novantesimo, il talento rossonero si racconta con grande naturalezza e semplicità.
Luca Vido, cosa significa per te giocare a calcio?
Giocare a calcio per me significa essere libero e soprattutto felice di fare ciò che amo.
Qual è stata la tua prima squadra?
Il Favaro Veneto, una squadra di paese.
Ci racconti un po’ il percorso che hai intrapreso prima di arrivare a vestire la maglia del Milan?
Ho giocato al Favaro fino a 8 anni. Dagli 8 agli 11 ero a Treviso quando la prima squadra militava ancora tra Serie A e B; dopo il fallimento sono andato al Padova, dove sono rimasto dagli 11-13 anni. Poi, a 14 anni, sono passato al Milan.
Quanto pesa indossare questi colori?
Questi colori pesano tanto; devi sempre dimostrare e vincere, ma ora dopo un po’ di stagioni che sono qui, mi sono “abituato” ed ogni volta è sempre più un piacere indossare questa maglia.
Ci racconti le emozioni e le sensazioni che hai provato quando hai realizzato che saresti diventato un giocatore del Milan?
Ho parlato con mio papà e mi ha detto che c’era questa opzione; ero molto emozionato ma mio padre mi ha detto di tenere sempre i piedi per terra
Parliamo della stagione in corso; come sta andando?
La squadra sta andando bene; ora siamo primi nel nostro girone.
E la “tua” stagione?
Personalmente bene anche se purtroppo non ho giocato tante partite. Tra poco dovrei tornare; sono molto motivato per fare meglio di prima.
Quali sono i vostri obbiettivi?
Sicuramente giocare bene e esprimere il nostro gioco con il possesso palla guadagnando campo, cercando sempre di vincere ovviamente.
E dal punto di vista personale?
Giocare più minuti possibile e sfruttarli al meglio, aiutare la squadra nel nostro gioco, fare quello che ci dice il mister e segnare tanti goal.
Siete usciti dal Viareggio al girone eliminatorio; una grande delusione?
Una grande delusione sì, però l’abbiamo ci abbiamo già messo una pietra sopra ed ora ci stiamo preparando per il campionato.
Parliamo un po’ di te; ci racconti il Luca Vido calciatore? Pregi e difetti
Luca Vido è un giocatore tecnico al quale piace avere sempre la palla tra i piedi e mandare in porta i propri compagni, ma che sa anche attaccare gli spazi in profondità.
Chi è invece Luca Vido fuori dal campo?
Fuori dal campo sono un ragazzo simpatico, mi piace stare sempre in compagnia dei miei compagni ed amici; scherzo molto ma quando c’è da star seri sono il primo ad esserlo.
C’è un giocato al quale ti ispiri?
Ibra è il mio idolo. Mi ispiro a lui, mi piacciono la sua personalità ed i suoi colpi; vengo spesso paragonato a lui.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Ne ho tanti; uno di questi è vincere la Coppa del Mondo da protagonista.
Dove ti vedi tra 5 anni?
Tra 5 anni? Non si sa. So solo che il lavoro ripaga sempre; per ora continuo a lavorare ed impegnarmi, per il resto poi si vedrà.
Grazie Luca. In bocca al lupo
Crepi il lupo; grazie a voi
di Rocco Lucio Bergantino